L’allenamento in palestra può sembrare un mondo complesso e pieno di terminologie specifiche, soprattutto per chi si avvicina a questo ambiente per la prima volta. Tra i vari metodi di allenamento, uno particolarmente efficace e adatto anche ai principianti è quello delle superserie. Ma cosa sono esattamente le superserie? In breve, una superserie consiste nell’eseguire due esercizi consecutivamente senza pausa tra l’uno e l’altro. Questo metodo non solo aiuta a risparmiare tempo, ma aumenta anche l’intensità dell’allenamento stimolando maggiormente la muscolatura.
Per i neofiti della palestra che desiderano intraprendere un percorso di allenamento completo senza sovraccaricare il corpo, proponiamo una scheda basata su 3 giorni di allenamento settimanale sfruttando il meccanismo delle superserie. Ricordatevi sempre di iniziare con un buon riscaldamento e concludere con del defaticamento o stretch sistemico.
Le coppie di esercizi che leggerete nelle superserie della seguente scheda vanno eseguite senza pausa tra il primo ed il secondo esercizio. Potete inserire il recupero solo dopo il secondo esercizio, tra 90″-120″ e poi ricominciate.
Giorno 1: Petto e schiena
Superserie A. 3 round di:
Panca Piana con Bilanciere: 10 ripetizioni
Rematore con Bilanciere: 10 ripetizioni
Superserie B 3 round di:
Spinte su panca 30° con Manubri: 12 ripetizioni
Lat Machine (Presa Larga): 12 ripetizioni
Questo giorno mira a lavorare sulla parte superiore del corpo alternando esercizi che stimolano petto e schiena, promuovendo uno sviluppo equilibrato della muscolatura.
Giorno 2: Gambe e addominali
Superserie A. 3 round di:
Squat con Bilanciere: 10 ripetizioni
Crunch Addominale: 15 ripetizioni
Superserie B. 3 round di:
Deadlift: 12 ripetizioni
Plank Laterale (tenuta): da entrambi i lati per almeno (30) secondi
Il secondo giorno è dedicato alle gambe ed agli addominali, combinando esercizi di forza per le gambe con quelli per la tonificazione del core.
Giorno 3: Spalle, braccia e cardio leggero
Superserie A. 3 round di:
Spinte in alto Con Manubri : 10 ripetizioni
Alzate laterali con Manubri: 10 ripetizioni
Superserie B. 3 round di:
Curl alternato in piedi con manubri: 20 ripetizioni (10+10)
Push down al cavo per tricipiti: 12 ripetizioni
Concludete il terzo giorno dedicandovi alle spalle ed alle braccia attraverso una combinazione efficace che mira al miglioramento della forza muscolare superiore; seguite poi da una sessione leggera di cardio (inteso come lavoro aerobico) come camminata veloce o bicicletta stazionaria per circa (20) minuti al fine di promuovere la resistenza cardiovascolare senza sovraccaricare il sistema.
Ricordatevi che ogni viaggio comincia dal primo passo; questo programma è pensato appositamente per chi sta muovendo i primi passi nel mondo dell’allenamento in palestra. La costanza sarà la vostra migliore alleata insieme ad un’alimentazione bilanciata ed adeguata idratazione quotidiana.
La schiena è una delle parti del corpo più complesse e affascinanti da allenare, in palestra e non. Contrariamente a quanto molti possano pensare, l’allenamento della schiena non si limita esclusivamente ai muscoli dorsali, ma coinvolge un insieme eterogeneo di gruppi muscolari che vanno dalle spalle fino ai lombari. Questa vastità di muscoli rende l’allenamento della schiena non solo cruciale per una postura corretta e per prevenire dolori, ma anche essenziale per costruire forza e resistenza complessive. Per scolpire e tonificare l’intera schiena, è fondamentale adottare un approccio olistico che miri al miglioramento sia della forza che della flessibilità.
Preparazione al workout: il riscaldamento
Prima di iniziare qualsiasi allenamento, è vitale riscaldarsi adeguatamente per preparare i muscoli all’esercizio fisico e ridurre il rischio di infortuni. Un buon warm-up può consistere in 5-10 minuti di cardio leggero (come camminata veloce o uso della cyclette) seguiti da stretching dinamico focalizzato sulla parte superiore del corpo. Questo passaggio preliminare è fondamentale per ottimizzare le prestazioni durante gli esercizi successivi ed evitare danni ai tessuti.
Poi nel riscaldamento va inserita sempre qualche serie di avvicinamento al carico sull’esercizio principale. Ecco un esempio di un buon riscaldamento specifico per una giornata di allenamento sulla schiena, bastano un paio di round e poi sei pronto:
Rematore o cardio leggero 2′ / 3′
Imposta la lat machine con carichi tra il 50% e il 65%, ed esegui solo 10 ripetizioni
Sit up 15 ripetizioni
Good morning 15 ripetizioni a corpo libero
Esercizi chiave per una schiena forte ed estetica
Per migliorare forza ed estetica dell’intera regione posteriore del torso, vi proponiamo alcuni esercizi mirati:
Lat Machine alla Sbarra: Questo esercizio mira principalmente ai latissimi dorsi (“grande dorso”), ma coinvolge anche bicipiti e trapezi. È importante mantenere la schiena dritta durante l’esecuzione.
Rematore con Bilanciere: Eccellente per lavorare sui romboidi, sui trapezi inferiori e sui dorsali. Mantenere la presa poco più larga delle spalle garantisce un lavoro efficace su questi gruppi muscolari.
Stacchi da Terra: Fondamentali non solo per i dorsali ma anche per i muscoli erettori della colonna vertebrale (lombari), glutei e hamstrings (muscoli posteriori della coscia). La corretta esecuzione prevede una posizione eretta finale con la schiena dritta.
Hyperextension: Concentrandosi sui muscoli lombari senza sovraccaricare troppo la colonna vertebrale si possono fare gli hyperextensions su apposito attrezzo.
Ricordate sempre di ascoltare il vostro corpo durante gli allenamenti ed evitare movimenti che causano dolore oltre al normale affaticamento muscolare. Integrando questi esercizi nella vostra routine settimanale potrete notevolmente migliorare forza ed estetica dell’intera regione posteriore del torso, contribuendo così ad una migliore postura ed efficienza nei movimenti quotidiani.
Se ti interessa eseguire una scheda completa di allenamento da fare al parco clicca qui, se invece preferisci avere le basi per un allenamento a casa allora clicca qui.
Esercizi con manubri: come allenare tutto il corpo
L’allenamento con i manubri è una delle forme più efficaci e versatili di esercizio fisico. Con soltanto un paio di questi attrezzi, è possibile stimolare ogni gruppo muscolare del corpo, promuovendo la crescita muscolare, l’aumento della forza e il miglioramento della resistenza. La chiave sta nell’eseguire una varietà di esercizi che mirano a diversi gruppi muscolari, garantendo così un allenamento completo.
I manubri offrono una gamma incredibilmente ampia di movimenti rispetto ad altri attrezzi da palestra. A differenza delle macchine guidate che limitano i movimenti lungo percorsi prestabiliti, i manubri permettono una libertà totale di movimento. Questo aspetto è fondamentale per stimolare i muscoli in modo più naturale e funzionale, coinvolgendo anche i muscoli stabilizzatori che sono cruciali per mantenere l’equilibrio e per le performance atletiche.
Un altro vantaggio significativo dell’utilizzo dei manubri risiede nella possibilità di identificare e correggere eventuali squilibri muscolari. Eseguendo gli esercizi unilateralmente (cioè lavorando un lato del corpo alla volta), si può facilmente notare se un lato è più debole dell’altro e concentrarsi su tale area per ristabilire equilibrio e simmetria corporea.
Programma di allenamento con manubri
Per sfruttare al meglio i benefici degli allenamenti con manubri, ecco un programma semplice ma efficace che combina esercizi con manubri ed esercizi a corpo libero. Questa routine può essere eseguita 3-4 volte a settimana, assicurandosi di riposarsi adeguatamente tra le sessioni.
Riscaldamento: Inizia sempre con 5-10 minuti di riscaldamento dinamico come saltelli sul posto o jumping jacks per aumentare la frequenza cardiaca e preparare il corpo all’allenamento. Inserisci qualche squat a corpo libero, dei sit up addominali e dei push up molto semplificati (sulle ginocchia o con le mani su un piano rialzato).
Circuito 1: Ripeti il circuito 3 volte.
Squat con Manubri: Tieni un manubrio in ciascuna mano ai lati del corpo o all’altezza delle spalle, oppure un solo manubrio in presa goblet davanti al petto, mentre scendi in uno squat profondo. Esegui 12 ripetizioni.
Floor press: Sdraiato a terra supino spingi i manubri in alto mantenendo i glutei sollevati al massimo verso l’alto. Se i pesi a tua disposizione sono troppo bassi è probabile che non sentirai molto questo esercizio, però puoi sostituirlo con i classici push up.
Stacchi da Terra a Gamba Singola con Manubrio: Ottimo per lavorare glutei, ischiocrurali e bassa schiena mantenendo equilibrio ed estensione corporea corretti. Esegui 10 ripetizioni per gamba.
Circuito 2: Ripeti il circuito 3 volte.
Shoulder Press con Manubri: in piedi, spingi i manubri sopra la testa; mantieni tensione costante sui deltoidi facendo 10-12 ripetizioni.
Rematore Unilaterale (bent over row): Inclinati in avanti mantenendo la schiena dritta; tira il manubrio verso l’alto come se volessi toccarti le costole inferiori; alterna ogni braccio dopo 12 ripetizioni.
Side Plank & Twist: Partendo dalla posizione plank standard su entrambe le braccia o sui gomiti ruota il busto aprendoti lateralmente fino ad assumere una posizione plank laterale; alterna ogni lato dopo ogni rotazione completa per complessivi 30 secondi.
Questo programma non solo migliorerà forza ed endurance ma contribuirà anche alla perdita di grasso grazie alla combinazione intensiva tra pesistica leggera/moderata ed esercizi cardiovascolari/metabolici a corpo libero.
Ricorda sempre: la chiave del successo sta nella consistenza dell’allenamento unitamente ad una nutrizione adeguata!
Calisthenics: La Chiave per Spalle e Braccia Definite
Tutti ultimamente vogliono il fisico da calisthenics, una disciplina sempre più popolare tra gli appassionati di fitness, grazie alla sua efficacia nel modellare spalle e braccia con una definizione notevole. A differenza dell’allenamento tradizionale con i pesi, che si concentra su singoli gruppi muscolari, il calisthenics utilizza il peso del corpo per esercitare i muscoli attraverso movimenti funzionali. Questo approccio non solo aumenta la forza fisica e la resistenza ma è particolarmente efficace nel lavorare le aree specifiche del corpo come spalle e braccia.
La parola “calisthenics”, trae origine dai termini greci “Kalos” e “Sthenos” , ovvero “bellezza” e “forza”, e identifica una disciplina sportiva tramite la quale i praticanti mirano alla massima efficienza, unita a una forma fisica bilanciata, tonica e funzionale.
La Meccanica del Movimento nel Calisthenics
Il successo del calisthenics risiede nella meccanica dei movimenti eseguiti. Gli esercizi come le trazioni alla sbarra (pull-ups) o le flessioni su barre parallele (dips) richiedono l’attivazione simultanea di diversi gruppi muscolari, coinvolgendo catene cinetiche complete. Questa interazione promuove la crescita muscolare e l’aumento della forza funzionale in modo più efficiente rispetto agli allenamenti isolati tipici delle palestre. Lavorando in sinergia con il resto del corpo, si ottiene un stimolo intenso che favorisce lo sviluppo delle spalle e delle braccia.
L’Importanza dell’Esercizio Composto
Gli esercizi composti, che coinvolgono più articolazioni e gruppi muscolari contemporaneamente, sono fondamentali nel calisthenics per stimolare una maggiore liberazione di ormoni anabolici come il testosterone e l’ormone della crescita. Questi ormoni sono cruciali per la costruzione muscolare. Inoltre, migliorano significativamente la coordinazione neuromuscolare e aumentano la capacità di generare forza in maniera efficiente ed efficace. Di conseguenza, spalle e braccia ricevono uno stimolo molto intenso che non solo favorisce lo sviluppo di massa magra qualitativa ma anche migliora esteticamente l’aspetto fisico.
La progressione degli esercizi nel calisthenics obbliga il fisico ad adattarsi costantemente a nuovi stimoli, evitando così i plateau tipici dell’allenamento con pesi liberi o macchinari. Modificando le leve biomeccaniche o introducendo varianti più complesse degli stessi movimenti si ottengono guadagni significativi sia in termini di forza sia dal punto di vista estetico.
Scheda per principianti
Prima di illustrarti il programma di allenamento ho pensato che ti potrebbe essere utile un elenco di esercizi Calisthenics per principianti. Questi sono gli esercizi che nella loro forma basica devi saper padroneggiare per approcciare questa disciplina.
Ovviamente, se ancora non hai questi movimenti nel tuo arsenale niente paura, si comincia sempre riducendo la difficoltà per arrivarci poi piano piano. Così potrai eseguire i push up sulle ginocchia o su un rialzo, oppure usare gli elastici per i primi pull ups. Per quanto riguarda il pistol squat ti consiglio di eseguirlo dapprima sedendoti su un appoggio semplice, per poi abbassare sempre di più la seduta fino a toglierla.
Ed ora vediamo come puoi creare in autonomia la tua scheda di allenamento grazie ad alcune tips:
Alterna un esercizio upper body con uno lower body (ad esempio, se per primo esercizio fai push up, poi dopo inserisci lo squat, ecc…)
Inizia con un numero basso di ripetizioni (consiglio solo 6 se è la prima volta) per poi aumentare di 2 ripetizioni ogni settimana, fino a 12-14 ripetizioni per esercizio.
Esegui gli esercizi con max 30″ di recupero tra di loro, e recupera 2 minuti a fine round. Esegui almeno 3 round all’inizio, poi una buona progressione potrà essere aumentare il numero di round.
Ecco un esempio di scheda, per iniziare a costruire il tuo “fisico da calisthenics”:
Push up 6 reps
Affondi camminati 6 + 6 steps
Australian pull ups 6 reps
Squat jump 6 reps
Dip alle parallele 6 reps
Pull ups 6 reps
Plank 30″
V-ups 6 reps
Eseguila 3 volte a settimana aumentando i livelli quando ti senti pronto, così come ti ho scritto nelle tips. Facci sapere come è andata. Buon divertimento.
L’allenamento degli addominali è cruciale per chi mira a migliorare la propria forma fisica. Oltre all’aspetto estetico, rafforza il core, migliora la postura e diminuisce il rischio di infortuni. L’evoluzione del training addominale negli ultimi anni ha favorito l’interesse verso il functional training, che privilegia movimenti complessi e funzionali, spesso con l’utilizzo del peso del corpo o attrezzi come kettlebell, medicine ball o TRX. Questo approccio si distacca dai tradizionali crunch, che possono sovraccaricare la colonna vertebrale senza allenare a fondo il core, orientandosi verso una routine più bilanciata ed efficace.
Ma prima di procedere ci teniamo a ricordarvi che se il vostro scopo è estetico, ovvero la famosa scacchiera, allora potete reindirizzarvi sul nostro articolo apposito sugli addominali scolpiti. Mentre se state combattendo da una vita contro l’intestetica e indistruttibile pancetta che non si muove dalla parte bassa dell’addome, allora vi vogliamo ricordare che gli addominali bassi non esistono.
Giorno 1: stabilità e forza
Il primo giorno si concentra su stabilità e forza con esercizi come il Plank Frontale, i Russian Twist con Medicine Ball e i Mountain Climbers. Queste attività sono progettate per costruire una base solida, migliorando sia la resistenza muscolare che quella cardiovascolare. Mantenere un’alta qualità nell’esecuzione di ogni movimento è fondamentale per ottenere i massimi benefici da questi esercizi.
Giorno 2: potenza ed esplosività
Il secondo giorno punta su potenza ed esplosività, elementi chiave per un allenamento completo degli addominali. Gli esercizi selezionati includono i dinamici Burpees, gli energici Kettlebell Swing e i challenging Plank Laterali Dinamici. Questa combinazione non solo aumenta la forza ma anche migliora significativamente l’agilità e la velocità, componenti essenziali nella performance atletica generale.
Giorno 3: resistenza e controllo
Infine, il terzo giorno è dedicato a migliorare la resistenza e controllo attraverso gli esercizi di Leg Raises, Toe Touches e Bear Crawl. Questo insieme di attività aiuta a consolidare i guadagni dei giorni precedenti enfatizzando sulla capacità di mantenere un’intensa attività muscolare per periodi prolungati. La costanza in questo programma settimanale assicura non solo lo sviluppo dei muscoli addominali ma anche un incremento dell’efficienza funzionale dell’intero corpo.
Potete eseguire questi esercizi sulla variabile tempo, impostanto un timer: 30″ di lavoro e 15″ di recupero, per 3-4 round. Poi come progressione potete giocare anzitutto aumentando i round a 5, e poi riducendo il tempo di recupero fino a fare un percorso no-stop.
Questo programma settimanale offre una varietà nell’allenamento degli addominalì privilegiando esercizi funzionalì che coinvolgono tutto il corpo piuttosto che isolare semplicemente i muscoli addominalì attraverso movimenti staticì come i crunch tradizionalí La chiave è nella costanza dell’allenamentò assicurandosi sempre di prestare attenzione alla forma corretta durante ogni esercizio per massimizzare gli effetti ed evitare possibili infortuní
Nel mondo del fitness, l’allenamento total body rappresenta una filosofia e un metodo che mirano a coinvolgere l’intero corpo in un’unica sessione di allenamento. A differenza degli approcci più tradizionali, che tendono a concentrarsi su specifici gruppi muscolari in giorni diversi, l’allenamento total body si propone di stimolare tutti i principali gruppi muscolari in ogni sessione. Questo approccio offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di ottenere un allenamento equilibrato e completo in meno tempo, migliorare la coordinazione tra i vari gruppi muscolari e aumentare il dispendio calorico.
Scheda di allenamento total body
Per chi desidera avvicinarsi a questo tipo di allenamento o semplicemente variare la propria routine, ecco una scheda ideata per essere eseguita in palestra, focalizzandosi rispettivamente sull’utilizzo dei bilancieri nella prima giornata e dei manubri nella seconda. Grazie a questa suddivisione svilupperemo la forza sugli esercizi di base grazie al bilanciere, mentre lavoreremo su esercizi complementari e di stabilizzazione nella giornata dei manubri.
Giornata 1: Bilancieri
Squat con Bilanciere: Posiziona il bilanciere sulla parte superiore della schiena. Mantieni i piedi alla larghezza delle spalle mentre scendi con il bacino indietro come se ti stessi sedendo su una sedia invisibile.
Stacchi da Terra: Con il bilanciere a terra davanti a te, piega le ginocchia mantenendo la schiena dritta per afferrarlo. Solleva il bilanciere fino ad arrivare in posizione eretta.
Panca Piana: Sdraiati sulla panca con i piedi ben piantati a terra. Solleva il bilanciere dalla staffa e abbassalo fino al petto per poi spingerlo verso l’alto.
Rematore con Bilanciere: Inclinati leggermente in avanti tenendo le ginocchia leggermente piegate. Tira il bilanciere verso l’addome mantenendo i gomiti vicini al corpo.
Military Press: In piedi o seduto, solleva il bilanciere dalla clavicola fino ad estendere completamente le braccia sopra la testa.
Giornata 2: Manubri
Affondi Laterali con Manubri: Tenendo un manubrio in ciascuna mano ai lati del corpo, fai un grande passo laterale abbassando i fianchi finché la coscia parallela al pavimento.
Bent over row (rematore singolo): Piedi larghezza spalle, gambe flesse, busto inclinato in avanti a 90°, poggia una mano su una panca per scaricare il peso del tuo corpo e solleva il peso nell’altro braccio attivando i dorsali.
Distensione su Panca Piana con Manubri: Sdraiatevi sulla panca tenendo un manubrio in ciascuna mano all’altezza del petto; spingete verso l’alto estendendo completamente le braccia.
Alzate Laterali con Manubri: In piedi tenete i manubri lungo i fianchi; sollevateli lateralmente fino all’altezza delle spalle mantenendo le braccia quasi completamente estese.
Russian Twist con Manubrio: Seduti sul pavimento inclinatevi leggermente all’indietro tenendo le gambe sollevate da terra se possibile; ruotate il busto da una parte all’altra portando il manubrio vicino al pavimento sui lati.
Metodo, serie e ripetizioni:
Questa scheda è valida sia per un principiante che per un avanzato, e si presta a una miriade di obiettivi. Ti fornisco alcuni spunti:
Principiante che cerca una preparazione generale: puoi limitarti a 3 serie da 10 ripetizioni per ognuno di questi esercizi, con un recupero di 2′ tra le serie. Un atleta intermedio o avanzato può eseguire anche 4 serie e variare il numero di ripetizioni tra 8 e 12 per ogni esercizio.
Atleta intermedio che vuole lavorare sulla forza: portare a 5 serie per 5 ripetizioni tutti gli esercizi del Giorno Bilancieri tenendo 3′ di recupero tra le serie. Il giorno Manubri mantienilo da 3-4 serie per 8 ripetizioni con 2′ di recupero.
Atleta intermedio in fase di ricomposizione: 4 serie da 12 ripetizioni esplosive su ogni esercizio mantenendo 45-60 secondi di recupero. L’allenamento finisce presto, ma prepara acqua e asciugamani.
Queste schede rappresentano solo un punto di partenza nel vasto universo dell’allenamento total body; possono essere modificate secondo livelli di esperienza personalizzati ed esigenze specifiche dell’individuo cercando sempre di mantenere alta la qualità dell’esecuzione per massimizzare risultati ed evitare possibili infortuni.
Tutti i retroscena dello sviluppo di massa muscolare a corpo libero corredato da una piccola scheda di allenamento.
Argomento più che attuale vista la chiusura dei centri sportivi e delle palestre e la sempre più crescente attività nei parchi.
Da qui parte la crisi: come posso mantenere un fisico tonico ed aumentare la massa muscolare senza poter contare su un adeguato pacco pesi?
Inizierei da un’altra domanda, ovvero:
si può mettere massa muscolare a corpo libero?
La mia risposta è dipende, ma non si tratta di una risposta furba per non sbilanciarmi e non fare brutte figure, perché dobbiamo sempre partire da ciò che muove un qualsiasi programma di allenamento: OBIETTIVI.
Non mi piace pensare in maniera assolutistica, perciò non consiglierei mai di usare solo pesi o solo corpo libero.
Entrambi diventano fondamentali all’interno di un percorso ben bilanciato in quanto la gestione del proprio peso corporeo (tutti gli esercizi a corpo libero) fornisce il trampolino di lancio per lo sviluppo delle capacità sia coordinative che condizionali ed è considerato il primo “test” da superare se voglio iniziare a giocare con i sovraccarichi.
Del resto sarebbe sciocco cominciare ad usare pesi esterni se non so gestire il peso che mi porto dietro tutti i giorni tutto il giorno (il mio stesso corpo).
D’altro canto, al fine di ottimizzare il mio programma di ipertrofia, i sovraccarichi ricoprono un ruolo fondamentale, in quanto stimolano determinate aree del sistema nervoso preposte alla produzione di ormoni specifici all’anabolismo (incremento di massa muscolare).
Questo non è detto a caso: la letteratura scientifica attesta, infatti, che vi sono delle cascate ormonali che possono essere attivate SOLO dall’allenamento contro resistenza, ovvero dai sovraccarichi.
Un programma di ipertrofia che si rispetti deve necessariamente tenere conto di alcuni elementi fondamentali:
Fattore 1: intensità di carico
Parliamo in poche parole dei KG che si piazzano sul bilanciere durante l’esercizio. Se vogliamo veder aumentare la nostra massa muscolare, prima o poi dovranno aumentare anche i pesi che solleviamo, ma non prendete queste parole alla leggera. Gli aumenti di intensità vanno fatti in maniera sapiente e, soprattutto, quando la gestione del carico scelto soddisfa la tecnica (frase banale, ma vera)
Fattore 2: volume
Per “volume” intendiamo letteralmente la mole di lavoro che ci accingiamo a compiere in una giornata di allenamento, quindi numero di serie, numero di ripetizioni, ecc. Volume ed intensità sono solitamente due parametri opposti: se sale uno, scende l’altro, cosa più che logica.
Ad esempio: non potrei tenere, al livello di fatica neurale, un allenamento con carichi altissimi e ripetizioni altissime. Il mio sistema nervoso mi “fermerebbe” prima della fine dell’allenamento, compromettendo così la qualità della seduta
Fattore 3 : T.U.T. (Time Under Tension) Comunemente inteso come tempo sotto tensione.
Al fine di ottenere il massimo da ogni esercizio volto alla massa muscolare, ciò che devo cercare è di creare danno muscolare.
Avete capito bene, devo creare una lesione. E’ il principio base dell’ ipertrofia: creando danno muscolare, e quindi una lesione delle fibre muscolari, darò via ad un processo finalizzato alla ricostruzione più efficiente di quello stesso danno.
Come posso creare un danno muscolare maggiore? Aumentando la durata di ogni singola ripetizione.
Esempio: prendiamo in esame due persone che eseguono uno squat. Stesso peso, stesse ripetizioni, stesso tempo di recupero. La sola differenza è che il soggetto A impiega 4 secondi per eseguire una ripetizione, mentre il soggetto B ne impiega 2. A avrà un t.u.t. maggiore e quindi creerà un danno muscolare maggiore.
NOTA: attenzione a giocare con il t.u.t., perché è vero che devo aumentare il danno muscolare, ma questo non significa che posso farlo ad ogni seduta e su ogni esercizio!!
Fattore 4: Stress metabolico periferico
Si intende l’aumento di metaboliti di scarto e ioni che acidificano il ph del tessuto colpito.
Torniamo nel vivo del problema: posso mettere massa muscolare a corpo libero? Non aspettatevi risultati da bodybuilder, ma possiamo sicuramente inserire elementi impegnativi ed allenanti.
Di seguito qualche piccolo consiglio che vi do per massimizzare il lavoro
scegliete esercizi monopodalici, aumenterete la complessità e il carico sul singolo arto, salvaguardando al tempo stesso eventuali problematiche legate alla colonna;
scegliete esercizi asimmetrici: variazione e complessità sono il pane del nostro sistema nervoso;
inserite esercizi pliometrici, balistici e isometrici, in quanto attivano delle risposte fisiologiche volte ad attivazione di fibre di tipo 2 e di ispessimento dei tessuti molli. Inoltre, gli esercizi pliometrici in particolare, sono diventati ormai capisaldi dei programmi di riabilitazione e riduzione degli infortuni;
non potendo variare l’intensità di carico, giocate con il recupero! Le leggere diminuzioni di recupero, fanno sì che aumenti quella che viene definita “densità” di allenamento, un altro parametro importante utilizzato nelle schede di massa muscolare.
Vi lascio un “piccolo” allenamento totalmente a corpo libero
Mettetevi a disposizione una panchina e una sbarra e andate al parco! D’altronde il periodo richiede di fare necessità virtù.
Modalità di esecuzione: 10 round (osservare 45’’ di recupero al termine di ogni giro)
5 pull up
10 squat jump
5 plyopush up asimmetrici
10 onelegsquat in scarico (cambio gamba ad ogni giro)
Se vi state chiedendo quali siano gli esercizi di questa scheda che vi ho appens spiegato allora non dovete far altro che guardare il seguente video, l’ho registrato appositamente per voi nel mio studio. Sono esercizi semplici ma sentirete l’effetto.
Ecco di seguito il link per l’acquisto di resistance-band in caso non siate in grado di eseguire un pull up senza supporto:
Ricordate che il corpo libero vale lo stesso se accompagnato dall’utilizzo di un TRX (allenamento in sospensione)
Tale attrezzo può inoltre fungere da mezzo per incremetare l’intensità dell’esecizio, grazie alla distanza dal punto di ancoraggio e grazie anche all’effetto pendolo.
Vi consiglio questo modello in caso voleste acquistarlo
Ho citato svariati esempi, ma ecco dove trovare in pronta consegna un bel programma di allenamento da eseguire comodamente a casa. Consultate questo articolo presente sempre sul nostro sito, scritto dal mio collega Flavio Bulgarelli
Buon allenamento!
Dott. Davide China Specializzato in Riabilitazione e Recupero Funzionale Personal & Small group Trainer
Se anche tu sei in preda al raptus di follia dell’ allenamento a casa ti prego di fermarti, siediti un attimo e fammi spiegare, perchè stai SBAGLIANDO.
Non prenderla come una critica saccente o uno sfoggio di un trainer esibizionista, ma semplicemente come un analisi basata sugli studi scientifici, grazie alla quale voglio dedicare alcuni minuti per spiegarti quanto sia importante la somministrazione dell’esercizio fisico e quante siano le variabili che possono entrare in gioco, seguendo ESCLUSIVAMENTE quello che dice la SCIENZA dell’allenamento e non quello che può dire un Trainer semplicemente perché l’ha visto\fatto fare.
Innanzitutto , devi sapere che l’allenamento rispetta alcuni principi affinchè esso sia efficace, alcuni di essi sono:
SPECIFICITA’
CARICO
PROGRESSIVITA’
In essi inoltre ci sono paramentri fondamentali come INTENSITA’,FREQUENZA,DURATA,VOLUME.
Insomma un sacco di roba. Ognuno di essi deve essere ben tarato in un programma di allenamento che si rispetti, e soprattutto deve essere compatibile e SPECIFICO per il tuo obiettivo.
Infatti il cambiamento di una di queste variabili comporta IMPORTANTI cambiamenti negli adattamenti metabolici, ormonali, biochimici, tissutali, neurologici e non ultimi psicologici. (tutti collegati tra loro causa-effetto)
Questo non lo dico io ma le evidenze scientifiche e la pratica su campo.
Detto ciò SEI SICURO CHE IL TUO ALLENAMENTO A CASA RISPETTI GLI STESSI CANONI DI QUELLO CHE FAI IN PALESTRA? O che sia semplicemente ben eseguito?
Dunque non è così semplice ottenere tale intensita. Ed è inutile replicare gli stessi esercizi con la stessa modalità che utilizzi in sala pesi improvvisando al fine di ottenere dei buoni risultati, potrai forse evitare un lento declino (infatti per il principio della progressività dei carichi essi devono essere crescenti altrimenti si ha un plateau ed un decremento dei risultati) ma nient’altro.
Con questo non voglio dire che devi stare fermo, ma che devi quantomeno RIDIMENSIONARE tutto, fermarti a ragionare e CAMBIARE totalmente strategia di allenamento per raggiungere un’intensità allenante soddisfacente.
VUOI ANDARE A CORRERE? Beh può essere un idea ma…ti invito a leggere il mio articolo precedente e capirai perché in fondo in fondo non è un idea cosi buona.
A prescindere dal periodo storico che stiamo vivendo, ti ricordo il principio della SPECIFICITA’ per la quale una corsa, anche molto lunga, all’aperto non sarà MAI equipollente ad una sessione di pesi, a maggior ragione sapendo che un attività come il jogging, che mantiene il cosiddetto Steady State (parametri di FC e VO2 MAX costanti) non è poi un gran che (sempre meglio di nulla per carità).
Ma SOPRATTUTTO il tuo corpo se non è abituato ad attività di endurance e ti improvvisi runner dalla mattina alla sera, oltre ai danni descritti dall’articolo, rischi seriamente di infortunarti o di incorrere a patologie infiammatorie.
MA ALLORA COSA FARE?
Non è facile senza attrezzi a casa creare un intensità allenante stimolante per un non addetto ai lavori, per questo ci vuole una guida che sappia come muoversi all’interno di questo mondo molto molto intricato.
Parti dalla base: qual è il tuo obiettivo? Perdita peso? ipertrofia? Performance? Riequilibrio posturale? Stare bene e combattere la sedentarietà?
Beh avrai capito che per ognuna di queste esigenze DEVE esserci un allenamento diverso e personalizzato, (senza contare le infinite varietà individuali) e non puoi basarti su video Youtube prefabbricati o sugli allenamenti che fai di solito in palestra.
Muoversi va SEMPRE bene sia chiaro, soprattutto se lo si fa senza troppe pretese. Ma perché non sfruttare questo tempo libero per OTTIMIZZARE il proprio allenamento e fare qualcosa che VERAMENTE ti fa bene? Nell’epoca digitale, possiamo essere seguiti ottimamente anche da casa, affidandoci ad uno specialista del movimento, con un investimento veramente modesto potrai trovare le giuste SOLUZIONI e potresti cambiare DEFINITIVAMENTE in meglio il tuo modo di allenarti (evitando così di “buttare” al vento 2-3-4-5 settimane) Ma soprattutto potrete ottenere un beneficio inaspettato: le conoscenze per essere voi stessi, in futuro, i vostri stessi maestri!
Dott. Matteo Di Cuffa Posturologo e personal trainer specializzato in Allenamento Funzionale e HIIT
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